Al Teatro Lyrick di Assisi il 17 novembre alle 21.15 arriva la compagnia Corrado Abbati con Il Paese dei Campanelli, l’operetta italiana più famosa che in questa stagione compie cento anni. Ancora vivo e vitale questo lavoro del binomio Virgilio Ranzato – Carlo Lombardo lega il suo successo alla particolare leggerezza ed allegria del testo, unito alle melodie facili e dall’impatto immediato. Si racconta infatti che, già all’indomani della prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, molti brani venissero cantati o fischiettati per le strade dai milanesi.
Un canovaccio fantasioso con un tocco di esotismo, un variopinto ed immaginario villaggio fiabesco, i colorati costumi dei protagonisti ed una elegante e garbata drammaturgia, sono i punti di forza di questa edizione del centenario. La storia ci porta su un’immaginaria isola olandese dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile con un campanello. Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che si verifica un tradimento e a seminare il disordine nel tranquillo Paese dei Campanelli arriva una nave di marinai. In 100 anni è cambiato tutto e non è cambiato niente: il dilemma tra amore coniugale ed extra coniugale è eterno, gli equivoci di una sana commedia che divertono il pubblico senza malizia sono sempre gli stessi, da Plauto in poi. Cent’anni fa a suonare erano i campanelli… oggi i telefoni cellulari!
In scena Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Mariska Bordoni, Anna Capiluppi, Davide Zaccherini, Lorenzo Marchi, Jana Szendiuchova, Matteo Bartoli, Matteo Catalini, il Balletto di Parma. Coreografie di Francesco Frola, regia di Corrado Abbati, direzione musicale di Alberto Orlandi.
La stagione teatrale è organizzata dall’associazione culturale ZonaFranca, con direzione artistica di Paolo Cardinali, in collaborazione e con il contributo della Città di Assisi.